Confettura di fichi al cardamomo

Quando l’estate è matura, la confettura di fichi è una delle innumerevoli squisitezze che possiamo chiudere in un barattolo.

Preparo confetture, conserve e marmellate da tanti anni e ogni volta in cui lo faccio mi sento felice, sai?

La confettura di fichi, assieme a quella di albicocche, di more e di prugne, sa sempre suscitare ricordi di infanzia.

In campagna la mia famiglia preparava moltissime confetture e marmellate, sia con i frutti del giardino, sia con quelli selvatici che maturavano in terreni incolti e abbandonati.

Confettura di fichi al cardamomo

C’era qualcosa di mistico nella confettura di fichi verdi o neri che cuoceva nella grande cucina, spargendo un profumo che vorrei tanto poter spruzzare sulla mia pelle se esistesse. In quella massa bollente che si muoveva lenta, danzando a tempo con il calore della fiamma, vedevo il castano cielo stellato di un altro mondo. Una dimensione dove non si urla, non si corre, ma si gode delle meraviglie della natura e dell’immenso privilegio di poterle mangiare.

Confettura di fichi al cardamomo

Quella confettura di fichi, assieme alle sue variegate “sorelle”, durante l’inverno si trasformava in un racconto fantastico. Aprire il barattolo era come scoperchiare un vaso ritrovato sotto chissà quali rovine, in chissà quale posto lontano e trovarci un genio pronto a esaudire desideri. Ma senza limiti di numero, perché quando il cibo fa sognare, lo fa come si deve.

Confettura di fichi al cardamomo

Così, spalmando la confettura di fichi su una fetta di pane imburrata, sentivo l’eco dei grilli che festeggiavano l’arrivo della sera fresca, riuscivo a percepire l’odore del legno dell’albero riscaldato dal sole, un profumo che mi piace da impazzire e che in me tocca corde profonde per ragioni che non riesco ad afferrare. E va bene così. Non voglio insistere, voglio godermi il mistero di un ricordo indefinito, di qualcosa di familiare che si perde nel tempo e che non riesco a identificare.

Da quando preparo le confetture e le marmellate a casa mia, spesso mi diverto a sperimentare accostamenti di sapore particolari. È il caso di questa confettura di fichi al cardamomo. Una ricca, opulenta ed elegante delizia in cui la profumatissima spezia sottolinea il mistero di un frutto affascinante e squisito.

Confettura di fichi al cardamomo

Ecco la ricetta della mia confettura di fichi al cardamomo.

Preparazione:  5 minuti

Cottura: 20 minuti

Riposo: il tempo di raffreddamento dei vasetti

Quantità: due vasetti da 150 millilitri ciascuno

Ingredienti

  • 500 grammi di fichi bianchi
  • 50 millilitri di acqua
  • 50 grammi di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • Un cucchiaino di cardamomo verde in polvere

Procedimento

Tagliare i fichi a pezzi piuttosto piccoli e porli in una pentola assieme agli altri ingredienti ad eccezione del cardamomo.

Cuocere a fiamma bassa fino a quando i frutti saranno morbidissimi, eliminando la schiuma superficiale con un mestolo forato. Schiacciarne delicatamente con una forchetta circa un terzo della preparazione.

Proseguire la cottura fino a quando la confettura velerà il dorso di un cucchiaio di metallo e supererà la “prova piattino”. Un cucchiaino di confettura posto su un piattino da caffè raffreddato in freezer dovrà scivolare molto lentamente inclinando il piattino stesso e non dovrà avere un alone acquoso attorno.

Quando la confettura di fichi sarà pronta, unire il cardamomo e mescolare con cura.

Spegnere la fiamma e, utilizzando un mestolino e l’apposito imbuto per confetture e marmellate, versare la confettura di fichi bollente nei vasetti precedentemente lavati e sanificati in acqua bollente per 15 minuti, poi lasciati in acqua fino al momento dell’utilizzo. I vasetti non devono essere riempiti completamente: è necessario lasciare uno spazio di un centimetro tra la confettura e il collo del barattolo.

Pulire accuratamente il collo dei barattoli da eventuali residui di confettura di fichi utilizzando un panno pulito o carta da cucina che non lascino pelucchi. Chiudere con coperchi rigorosamente nuovi e ben lavati e asciugati, dopodiché capovolgere sul piano di lavoro, coprire con un panno e lasciare raffreddare.

Prima di riporre in dispensa, assicurarsi che si sia creato il sottovuoto (assenza di “click-clack” premendo il centro del coperchio) ed etichettare indicando contenuto e data di preparazione.

La confettura di fichi al cardamomo si conserva per alcune settimane se riposta in un luogo fresco, buio e asciutto. Prima di consumarla, è importante verificare l’integrità del sottovuoto e che all’interno del vasetto non si siano formate muffe.

Una volta aperto il barattolo, la confettura di fichi al cardamomo deve essere conservata in frigorifero nel barattolo ben chiuso e consumata entro due o tre giorni.

Consigli anti-spreco

Puoi usare ciò che resta del succo e della scorza di limone per preparare una citronette con la quale condire insalate, verdure al vapore o carni bianche grigliate. Ad esempio puoi aggiungere al succo e alla scorza grattugiata del tuo “avanzo” di limone un po’ di miele di tiglio e qualche fogliolina di menta fresca spezzettata e cospargere la preparazione sul pollo alla piastra o grigliato, poi salarlo e peparlo. Una delizia!

L’acqua è un bene preziosissimo e non dobbiamo sprecarla. Puoi riutilizzare quella che hai impiegato per sanificare la confettura di fichi. È perfetta per lavare i piatti a mano o per sciacquarli prima di metterli in lavastoviglie. Una volta fredda, è ideale per annaffiare le piante.

Nota

La quantità di cardamomo che trovi nell’elenco ingredienti è indicativa. Quella effettiva dipende dalla qualità, dal tempo di conservazione e dalla qualità della spezia che influiscono su profumo e aroma, soprattutto in relazione all’intensità degli stessi. In base al cardamomo che hai a disposizione, potrebbe quindi essere necessario regolarne la quantità. Il modo migliore per farlo è assaggiare la confettura dopo aver aggiunto la spezia.

Confettura di fichi al cardamomo

Ti auguro una gustosa giornata.

Paola Uberti

Attenzione: quella che possiamo ottenere in casa con l’acqua bollente è una sanificazione delle nostre marmellate e confetture, non una sterilizzazione che può essere realizzata solo con strumenti professionali. Quindi, quando prepariamo queste delizie in casa, è fondamentale stare sempre molto attenti a causa del rischio botulismo. La sicurezza alimentare è importantissima per la nostra salute. Ti invito a consultare l’utilissimo documento messo a disposizione dal Ministero della Salute per maggiori informazioni e approfondimenti.

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