Patate croccanti con Robiola di Roccaverano DOP

Le patate croccanti, in qualsiasi versione le si prepari, sanno conquistare il cuore di chiunque.

Se diventano un “panino”, poi!

A proposito di panini, si racconta che nel 1762, John Montagu, quarto conte di Sandwich, militare, diplomatico e appassionato di gioco d’azzardo, per mangiare senza lasciare il tavolo da gioco, domandò che gli fosse servita carne tra due fette di pane.

Pare che gli altri avventori del club in cui giocava il nostro protagonista iniziarono a chiedere “la stessa cosa di Sandwich”. Poi, più semplicemente, “un sandwich”.

Se le origini delle preparazioni che conosciamo oggi siano esattamente queste non è certo. È però divertente pensare che i panini e simili abbiano preso le mosse da una richiesta che ha conferito loro un senso di praticità e informalità sin dagli inizi.

Queste Patate croccanti con Robiola di Roccaverano DOP, dai panini cui siamo abituati come sostituti di un pasto più complesso, ereditano il fatto di racchiudere qualcosa tra due elementi a base di carboidrati.

Le fette di pane diventano croccanti e golosissime patate passate in forno che “imprigionano”, in una morsa di gusto delizioso, la Robiola di Roccaverano DOP a media stagionatura – formaggio piemontese superlativo – arricchita dalla fresca aromaticità dell’erba cipollina.

Come e quando assaporare queste bombe di bontà? A pranzo o per una cena allegra che renderà felici anche i più piccoli. In occasione di un picnic, oppure durante la merenda sinoira in stile piemontese. Infine per l’aperitivo (in questo caso puoi ridurne le dimensioni per ottenere un finger food).

Trovi questa ricetta nel ricettario gratuito che ho creato per il Consorzio dei Produttori della Robiola di Roccaverano DOP e Rob-In il progetto di valorizzazione di alcune eccellenze piemontesi, attraverso il mio sito Libricette© e in collaborazione con ATNews.it.

La Robiola di Roccaverano in trenta ricette - Ricettario gratuito

Scarica gratuitamente il ricettario cliccando QUI.

Ti auguro una gustosa giornata,

Paola Uberti

Potrebbe anche interessarti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *